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Alzati e prosegui verso Damasco; là sarai informato di tutto ciò che è stabilito che tu faccia (At 22, 10)
La direzione spirituale, in realtà, non è solamente un passo in più, nel processo di discernimento vocazionale: è un mezzo, che ti accompagna in ognuna delle tappe viste in precedenza. Il direttore spirituale ti ascolterà e ti aiuterà a capire i segni della volontà di Dio nella tua vita. Ti suggerirà come poter ottenere informazioni e ti aiuterà a riflettere e a pregare. Se, infine, il Signore ti chiama, ti aiuterà a prepararti convenientemente per entrare in una casa di formazione, altrimenti potrà continuare ad accompagnarti per realizzare al meglio la tua vita da laico. La sua preghiera e il suo sacrificio per te ti otterranno, dallo Spirito Santo, la luce necessaria per scoprire la tua vocazione e la forza per seguirla. Se è vero che la vocazione è una chiamata personale di Dio, che nessuno può ascoltare se non tu stesso, ed un invito al quale nessuno può rispondere al tuo posto, è altrettanto vero che hai bisogno di qualcuno che ti accompagni nel tuo discernimento vocazionale.
È importante imparare a distinguere quello che è un tuo desiderio, per quanto bello e nobile, dalla reale volontà di Dio, che è una promessa incisa nel tuo cuore da tutta l’eternità. Per questo è fondamentale dialogare e confrontarti con il tuo direttore spirituale per verificare l’autenticità della tua vocazione. Gesù Cristo, dopo essere apparso a Paolo nel cammino di Damasco, comandò all’apostolo di recarsi da Ananìa. Anche se Gesù avrebbe potuto far conoscere direttamente a Paolo ciò che gli chiedeva, volle avvalersi dell’aiuto di Ananìa per far scoprire all’apostolo la sua vocazione (cfr. At 22, 10-15).